Prima di parlare di come organizzare il trekking nella Valle del Cocora, iniziamo da un’informazione molto importante: vi serviranno, obbligatoriamente, degli stivali in gomma; a me vennero gratuitamente concessi dal mio ostello, uno dei tanti motivi per cui l’avevo scelto.
Tenete in conto questa fondamentale opzione quando sceglierete la vostra struttura a Salento; controllate se è specificato nella descrizione o contattatela prima di prenotare per sincerarvi della possibilità, gratuitamente o a pagamento, di ricevere dei comodi stivali in gomma.
Vestitevi a strati e portate con voi un K way o poncho.
Raggiungete la piazza molto presto, preferibilmente poco prima delle 7, per cercare posto su una delle tante Jeep che fanno la spola da Salento all’ingresso della Valle. Troverete un piccolo gabbiotto con orari e biglietti. Gli orari sono indicativi, perché comunque gli autisti aspettano di riempire il mezzo prima di partire. Il biglietto costa 8.000 Pesos A/R ( meno di 3 € ! ).
Un consiglio? Fate salire tutti e cercate di restare per ultimi: vi farete il viaggio in piedi aggrappati a dei maniglioni, fuori dalla Jeep. Una figata!

In breve raggiungerete l’area parcheggio antistante l’ingresso del Parco; il percorso è piacevole, lungo una strada piena di tornanti, immersa nel verde.
All’ingresso del Parco troverete una mappa che vi indicherà i percorsi di trekking disponibili: il primo, sul lato sinistro del Parco, vi permetterà di costeggiare l’aerea con le palme da cera, tra panorami e vedute mozzafiato, fino a giungere in cima al rifugio Montana, dove fare una sosta per un rigenerante caffè [1-2].

Come organizzare il trekking nella Valle del Cocora: consigli utili
Il secondo, sul lato destro, attraversa tutta la foresta e in cima si ricongiunge con il primo; il primo, anche se tutto in salita, è un sentiero sterrato e vi impegnerà per circa 1h 30’/2 h al massimo (solo per salire). Se deciderete di farli entrambi, calcolate almeno 6-7 h in totale. [4-3-2].
Le mie considerazioni in merito a questi due percorsi:
- Il sentiero a destra è molto più impegnativo di quello a sinistra; vi porterà nel cuore della foresta, tra ponti sospesi e tronchi sul fiume da attraversare (ma in totale sicurezza). La quasi totalità del percorso si divide da manto erboso ( e qualche escremento delle tante mucche e cavalli presenti ) nella prima parte e terreno fangoso nella restante porzione (per questo vi dicevo che sono essenziali gli stivali in gomma!).
- L’ideale sarebbe quello di fare il percorso ( per chi come me decide di percorrerlo nella sua interezza) in senso antiorario; affrontando prima la parte fangosa e lasciando, come “premio finale”, la meravigliosa visuale sulla valle con le palme, in tal caso tutta in discesa. Io l’ho effettuato in senso orario e mi sento di consigliarvi così. In questo caso la seconda parte (quella fangosa) la affronterete tutta in discesa e, a parer mio, sarà più semplice che farla in salita; è spesso scivolosa, mal che vada vi capiterà, scendendo, di finire con il sedere per terra).
Dal punto in cui verrete lasciati dalle jeep, dopo aver fatto il biglietto all’ingresso del Parco (4.000 Pesos, meno di 1,5 €), scegliete in quale verso iniziare il trekking. Se opterete per il giro in senso antiorario, cercate sulla destra un cancello blu, nei pressi di un laghetto per l’allevamento delle trote [4]. Se preferite iniziare con le palme da cera, troverete i cartelli che indicano il sentiero sterrato [1].
Che abbia inizio questa nuova avventura!
La Valle del Cocora è una zona umida e spesso avvolta dalle nubi. Se non ammirerete le palme stagliarsi su un fondo azzurro, è pur vero che nuvole e nebbia che circondano l’area rendono l’atmosfera ancora più affascinante.
Il sentiero prosegue in salita (non eccessivamente faticosa se siete un minimo allenati), con tanti punti panoramici dove fermarsi per delle foto ricordo.
Arrivati in cima al Rifugio Montana [2], concedetevi una meritata pausa con un caldo caffè colombiano. Ora sta a voi decidere: tornare indietro dallo stesso percorso o proseguire? Se scegliete questa seconda opzione, dovrete riscendere per poche decine di metri dal Rifugio, fino a quando non vedrete un cancelletto che indica la casa dei colibrì. Un luogo magico dove decine di colibrì stazionano, volando tra le loro casette, sempre ricche di acqua e cibo.

Inizia qui la lunga discesa; dopo un tratto tra la fitta vegetazione della foresta, potrete scegliere di raggiungere la Casa del Colibrì o continuare a scendere. Se optate per la prima, ricordatevi di dover tornare a questo punto per proseguire il trekking. Il percorso verso la Casa dei Colibrì è in salita e abbastanza impegnativo, ma ne varrà la pena arrivati fin lassù. Si paga un esiguo biglietto che comprende anche una bevanda; rilassatevi, riposatevi un po’ e ammirate i colibrì prima di rimettervi in cammino.
Il Percorso nella foresta è adrenalinico e complesso, vi terrà impegnati per diverse ore.
Giunti al termine di questo spettacolare trekking, non vi resta che ritornare al parcheggio e prendere la prima Jeep diretta a Salento. Nella scelta dell’hotel/ostello, tenente in conto se offrono la possibilità di usare dei bagni in comune per docciarvi (nel caso, come me, scegliate di non trascorrere un’ulteriore notte a Salento).
Qui trovate un itinerario in Colombia di 3 settimane.
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Se preferite prendere parte ad un trekking organizzato, date un’occhiata qui: