Tutte le tappe imperdibili
L’Arabia Saudita è una meta poco conosciuta per via delle sue limitazioni che ha sempre avuto nei confronti del turismo. Fino al 2019 infatti, si poteva entrare nel Paese solo per motivi lavorativi. Da quell’anno si è aperta anche al turismo, salvo poi dover chiudere i propri confini a causa della pandemia Covid 19. Praticamente è come se avesse aperto realmente nel 2021.
Ed è proprio nel novembre di quell’anno che ho accompagnato un gruppo con BHS Travel ( tour operator con il quale collaboro dal 2019), in un Paese che, per fortuna o per sfortuna, è ancora “crudo” nel suo rapporto con il turismo.
Io l’ho considerato un bene, in quanto non ho mai avuto modo di incontrare orde di turisti; addirittura in alcuni siti storici, tra i più importanti del Paese, ho avuto il privilegio (insieme al mio gruppo) di essere gli unici a visitarlo. Praticamente la guida aveva aperto il sito solo per noi!
I sauditi si considerano gli unici “veri islamici”, per via del loro modo di interpretare la religione. La corrente wahabita, considerata dagli sciiti come estremisti, è radicata alle più antiche tradizioni islamiche. Questo di conseguenza comporta nel Paese il rispetto di alcune regole ferree, sia per gli uomini che per le donne, che molti faranno fatica a comprendere. Ma chi ama viaggiare non si ferma ad etichettare questa o quella usanza: nessuno è perfetto, nemmeno noi, per cui partiamo cercando di lasciare a casa i pregiudizi.
In questo articolo troverete cosa vedere in Arabia Saudita: tappe imperdibili che vi permetteranno di provare a conoscere meglio questo Paese.
Cosa vedere in Arabia Saudita: Hebra
Il sito storico che più di tutti mi sento di consigliarvi è Hebra. Situata nella regione di Al ula, ha un nome che significa “luogo roccioso” ed è il più importante insediamento del regno arabo preislamico, dopo Petra. Costruito dai Nabatei, che dominarono con il loro regno l’area, prima dell’arrivo dei romani tra il quarto e il primo secolo prima di Cristo, conta un centinaio di tombe, meno raccolte di quelle del sito di Petra.
Si può visitare solo prendendo parte ad un tour organizzato. Su questo sito potete acquistare il biglietto di ingresso che da diritto anche al trasporto, andata e ritorno, da Al Ula.
Il bus parte da qui:




Vi condurrà all’ingresso del sito, dove assisterete ad un piccolo briefing da parte della guida, prima di addentrarvi nell’area a bordo di un bus più piccolo.
Come dicevo in precedenza, all’interno di Hebra eravamo all’incirca 30 persone!
Per la visita impiegherete circa una metà mattinata.
Al Ula
Antica città risalente al VI secolo A.C., si trovava lungo la “Strada dell’Incenso”, la rete di rotte che facilitava il commercio di spezie, seta e altri articoli di lusso attraverso l’Arabia, l’Egitto e l’India. I pellegrini la usavano come punto di sosta e ristoro nel viaggio da Damasco a La Mecca. Negli ultimi anni il Governo ha avviato un’imponente opera di ristrutturazione del centro storico (nel 2021 non era ancora ultimata), che vi porterà indietro nel tempo. La zona visitabile ospita graziosi ristoranti e negozi e si presta ad una rilassante passeggiata.
Fuori dalla città, una visita merita l’elephant rock, questo enorme masso, la cui forma è ben chiara nel nome. Si può raggiungere in autonomia in auto o taxi, ed è consigliabile andarci al tramonto, quando “l’elefante” si colora di arancione. Vi è anche un bar e delle sedute ricavate con degli scavi nella sabbia, molto suggestive. Ovviamente bar, qui, non fa rima con aperitivo. Come ben saprete, in Arabia Saudita le bevande alcoliche sono bandite sia per il consumo che per la vendita.






Maraya Concert Hall
La zona di Al Ula è una di quelle che ha più cose da offrire nel Paese. Se siete in zona , non potrete perdervi questa incredibile struttura costruita nel deserto: rivestita completamente con specchi!

Museo Nazionale di Ryad
È il più grande museo del Paese e uno dei più importanti. Ho molto apprezzato questo museo, dove si ha la possibilità di conoscere più a fondo la storia del Paese, con tanti reperti storici e fedeli ricostruzioni di abitazioni e attività dell’epoca.
il costo d’ingresso è di poco più di 2 € e al suo interno potrete trascorrere qualche ora.


Castello ad Ha’Il, A’arif fort
Il Forte A’arif è l’edificio storico più antico della città di Ha’il. Fu costruito per proteggere la città dai nemici. Durante il dominio saudita, il Forte veniva utilizzato per l’osservazione deella luna e per sparare con il cannone Iftar durante il Ramadan. Costruito nel XVII secolo d.C. la fortezza occupa una superficie di circa 440 mq ed è strategicamente posizionata sulla sommità di una collina, che la rende visibile da qualsiasi punto della città.
Anche qui, come in altre parti, eravamo gli unici al suo interno. E’ visitabile solo con la presenza di una guida.


Scritture rupestri – Jubba Rock
A circa un’ora e mezza da Ha’il, potrete visionare tra le più antiche scritture rupestri che siano state ritrovate finora. Alcune incisioni risalgono ad almeno 10.000 anni fa e anche in questo caso avrete bisogno di una guida. Potrete ammirare le capacità artistiche del genere umano fin dalla notte dei tempi. In circa 2 ore riuscirete a visitare tutto il sito.
La guida ci aspettava all’ingresso con le chiavi e aprì solo per noi, permettendoci di godere al meglio la bellezza dei luoghi in totale silenzio! Non è fantastico tutto questo?


Jedda
Qui si trova il più importante porto commerciale dell’Arabia Saudita, ma non è di certo per questo che visiterete questa città sul mare. Se state decidendo cosa vedere in Arabia Saudita, sicuramente nella vostra lita dovrete inserire Al Balad, l’antico quartiere della città. Con i suoi palazzi bianchi e i balconi finemente intagliati in legno, vi affascinerà in ogni suo angolo, sia nella parte già ristrutturata, sia in quella più decadente, con palazzi ridotti a vecchi ruderi.
E’ una città anche molto moderna, una “Miami d’Oriente”, con il suo lungomare pieno di gente e gli imponenti grattacieli che si rispecchiano nel mare.
Una passeggiata sulla lunga Corniche vi permetterà di mischiarvi con la popolazione locale e conoscerne usanze e rituali durante il loro tempo libero.
Poco fuori dalla città, praticamente quasi tutto l’anno, potrete approfittarne per fare un bagno in una delle tante spiagge attrezzate.

Cosa vedere in Arabia Saudita, non può mancare Edge of the World
Uno dei luoghi più pubblicizzati dall’ente del turismo saudita, merita effettivamente una visita e non può mancare tra le cose da vedere in Arabia Saudita. Raggiungibile in un paio d’ore d’auto dalla capitale Ryad (di cui buona parte su strade sterrate), vi regalerà viste mozzafiato sul deserto di sabbia e rocce saudita. Da uno dei suoi pinnacoli più famosi, alti centinaia di metri, avrete di fronte a voi 800 km di nulla, laddove un tempo c’era il mare. Il momento più suggestivo per andarci è prima del tramonto, quando il sole colore d’arancione tutta la valle. È necessario avere un 4×4 per raggiungerlo e, data la scarsità di indicazioni e segnale del cellulare debole o per tratti assente, sarebbe consigliabile rivolgersi ad un tour organizzato.
Se con questo articolo sulle cose da vedere in Arabia Saudita vi ho incuriosito, non vi resta che partire!
