Da dove iniziare a raccontarvelo?
Non è facile mettere in ordine le idee e decidere da dove iniziare per raccontarvi le mie impressioni in questo diario di un viaggio in Giappone.
L’ho scelto perché rientrava nella lista dei luoghi da vedere prima di morire. E siccome mi sono messo in testa di girare il Mondo in lungo e in largo, dopo le precedenti esperienze in Sud e Centro America, nel 2017, era ora di cambiare versante, cultura, usanze. Insomma, avevo “fame” di tutt’altro.

Chi di voi “non c’è già stato” almeno una volta nella vita?
Il Sol Levante, vuoi per la fama dei samurai, per il fascino delle geisha, per la tecnologia sempre al passo coi tempi o per i tanti fumetti, videogames o cartoni animati che hanno impegnato i nostri pomeriggi adolescenziali, è un Paese che in qualche modo si pensa di conoscere già un po’. È la stessa sensazione che ho vissuto quando decisi di raggiungere la Grande Mela. Alzi la mano chi c’è stato e non ha avuto l’impressione di essere lì per la seconda volta.

Il Giappone ha il potere di affascinare da subito, dalle prime ore, dalla prima sera trascorsa lì. Vuoi per le luci al neon che illuminano a giorno, vuoi per la pulizia e la sicurezza di strade e mezzi di trasporto o per i ristorantini simili a quello di Marrabbio in “Kiss me Licia”, il Paese dei manga vi conquisterà.

Un mix perfetto tra passato, presente… e futuro

La capacità di fusione tra passato, presente e futuro lascia senza parole. Vi troverete davanti ad una serie di grattacieli altissimi, ricoperti di schermi luminosi e, girato l’angolo, vi immergerete in una stretta stradina pedonale con vecchi locali in legno, in grado di ospitare 3 o 4 persone.

Resterete a bocca aperta quando, dopo aver percorso Shijo Dori a Kyoto, tra centinaia di negozi sfavillanti e auto di lusso, vi basterà attraversare il ponte per immergervi in Gion, un quartiere che conserva antiche case in legno, dove è probabile incontrare una geisha o una maiko.
Incrocerete giovani con i capelli rosa, il piercing al naso e indumenti all’ultima moda, che convivono naturalmente con una donna in kimono. È questo che “sconvolge” del Giappone: un Paese che guarda al futuro rispettando il passato.

Sicuro? No, di più.
In giro per le città, anche spostandovi dai circuiti turistici e a tarda sera, vi sentirete sempre al sicuro, come e più di casa vostra. La micro criminalità è quasi del tutto assente, nonostante nel Paese sia presente una delle mafie più antiche, pericolose e cruente al mondo, la Yakuza. Troverete in ogni giapponese un sorriso, un “Arigato“, disponibile ad indicarvi una via o un tempio. E non importa se il vostro interlocutore conosce l’inglese, troverà sempre il modo di aiutarvi: disegnandovi il percorso, indicandovelo a gesti o lasciando incustodito il proprio negozio per accompagnarvi.

Non solo sushi
Assaggerete una cucina completamente diversa dalla vostra, spesso fatta di veri e propri rituali, come la preparazione dell’ormai internazionale sushi. In Giappone non serve consultare guide o Tripadvisor per scegliere un ristorante. In quella che potrà sembrarvi una bettola, troverete l’uomo d’affari in giacca, cravatta e Louis Vuitton intento a consumare un ramen. E allora vi chiederete: “se ci sta mangiando lui che può permettersi un ristorante stellato, vuoi che si mangi male, che sia un posto lercio?”. Io non sono mai rimasto deluso, non ho mai trovato una cucina sporca, un tavolo sudicio. Lasciatevi guidare dai profumi, dai prezzi, dalle luci e non sbaglierete. Mai.





Diario di un viaggio in Giappone e nella sua profonda spiritualità

Si respira una profonda religiosità ovunque per i templi. Persone inginocchiate, intente a pregare, immerse in un mistico silenzio.
Ne troverete a centinaia, dovunque. Molto spesso, vi capiterà di notare migliaia di bigliettini contenenti preghiere lasciate dai fedeli o dai turisti.
I cimiteri poi, lontani dal nostro concetto di cappelle, meritano di essere visitati, anche di notte, come quello di Koyasan. Quasi sempre le tombe sono direttamente a terra, con lapidi senza foto.
Vivrete la spiritualità in prima persona proprio qui sul Monte Koya, dove potrete alloggiare in un tempio buddista, partecipando alla loro preghiera mattutina.


non è per niente un luogo tetro, infonde invece pace e serenità

sarà la preghiera all’alba alla quale potrete assistere
I giardini giapponesi vi lasceranno a bocca aperta per la cura maniacale con cui sono tenuti. Se avrete la fortuna di andarci durante la fioritura dei ciliegi o in pieno autunno, allora saranno ancora più suggestivi.
I mezzi di trasporto sono il massimo dell’efficienza, della pulizia, della puntualità. Spostarsi su e giù per il Giappone sarà parte piacevole del viaggio. Come non provare l’ebrezza di un viaggio a 300 km/h in un treno silenzioso, pulito e comodo che vi farà credere di essere ancora fermi, mentre sfreccia da una città all’altra?
Per chi è più attento al budget o viaggia senza fretta, esiste un’ottima rete di autobus, diurna e notturna.

Costoso? Dipende da voi
Si deve abbandonare il cliché secondo il quale il Giappone è un Paese costoso; a mio parere, vi costerà più una settimana a Roma che non a Tokyo, per intenderci.
Le strutture ricettive sono innumerevoli, con soluzioni per tutte le tasche, anche economiche in pieno centro.
Ogni luogo vi lascerà qualcosa…
Lasciatevi affascinare da Tokyo e dai suoi quartieri tutti diversi, da Kyoto che trasuda storia in ogni angolo.
Ammirate il quartiere Dotombori di Osaka, la città di “Black Rain“, o toccate con mano la triste storia di Hiroshima.
Accarezzate un cervo nella magica Nara o perdetevi tra le viuzze di Takayama. Percorrete un tratto della vecchia Nakasendo, la strada che attraverso i boschi collegava secoli fa Tokyo a Kyoto.
Rilassatevi seguendo gli antichi rituali negli onsen, bagni termali pubblici o privati, all’aperto o al chiuso.
Perdetevi tra le viuzze brulicanti di negozi o tra le bancarelle di un mercato, tra decine di varietà di pesce che forse non avete mai visto. Salite, non senza fatica, nel lungo sentiero tra migliaia di torii rossi a Fushimi Inari, fuori Kyoto.
In fase di pianificazione, informatevi sulla possibilità di assistere a qualche festival tradizionale; ve ne sono tantissimi e io ho avuto la fortuna di partecipare al “Takayama Matzuri”, che si tiene in ottobre ogni anno; è una ricorrenza che si ripete fin dal 16° secolo, uno dei festival più belli di tutto il Giappone.

compare anche nel film “Black Rain – pioggia sporca – ” del 1989


uno dei festival più importanti del Giappone
Lasciatevi conquistare, partite!
Non spaventatevi per le difficoltà comunicative; nei maggiori siti turistici, nelle stazioni e in molti ristoranti troverete sempre cartelli, indicazioni e menù in inglese. Il Giappone è “facile” anche per viaggiatori alle prime armi. Dotatevi di una sim giapponese o di un pocket wi-fi e sarete indipendenti!
Mettete da parte dubbi e timori e lasciatevi conquistare da questo Paese meraviglioso!
Se questo diario di un viaggio in Giappone vi ha convinto ad andarci, in questo articolo trovate tantissimi consigli.
Una guida Lonely Planet può sempre tornare utile 👇
Qui puoi trovare alcuni dei tanti tour e attività da fare durante il tuo viaggio in Giappone:
Carissimo, ero già convinta a partire per il Giappone ma con questo articolo mi hai dato altri validissimi motivi per farlo!
Sinceramente non vedo l’ora!!!! …magari come viaggio di nozze, lo consiglieresti?
Secondo me il Giappone è un Paese che va visitato a prescindere, quindi perchè no in viaggio di nozze 🙂