Il Salento è diventata negli ultimi anni in Italia una delle mete più ambite per le vacanze estive e non solo; mare, uliveti, masserie, pizzica, buon cibo, sono tra le caratteristiche che attirano sempre più turisti, italiani e stranieri.
Al mattino si può scegliere tra una vasta gamma di scenari, dalle spiagge libere ai lidi più cool, dalle scogliere a picco a quelle circondate da una fresca pineta ( e vi consiglio vivamente di leggere questo articolo, per scegliere ogni giorno al meglio).
Arriva la sera e anche in questo caso l’offerta, e le esigenze dei villeggianti, si diversificano: che chi preferisce una cena a base di pesce fresco in riva al mare, chi vuole provare prodotti tipici in una delle tante sagre, chi vive la sera in attesa che arrivi la notte, da godere fino alle prima luci dell’alba.
In quest’ultimo caso la domanda è lecita. Dove ballare nel Salento? lo Squat Party è la risposta.
E allora, dove ballare nel Salento?
Non starò qui ad elencarvi le varie discoteche, i lidi o i locali affacciati sulla costa che offrono intrattenimento musicale, con band e dj set; oggi voglio parlarvi di un progetto che ho molto a cuore, essendo per me una sorte di seconda famiglia adottiva ( insieme a BHS Travel). Se quest’ultima mi permette di viaggiare per il Mondo, la prima mi permette di farlo con la mente.
Sto parlando dello Squat Party, un evento poco convenzionale che si tiene poche volte all’anno, con due momenti irrinunciabili: Aprile ( solitamente a Pasquetta) e d’estate.
Come ci definirono in un’intervista, lo Squat Party è “una gioiosa guerrilla-marketing per distribuire gratuitamente respiri di libertà”.
Da dove nasce ?
L’esigenza dei “padri fondatori”, i due artisti e dj Vivaz e Marco Erroi aka Goldfinger, era quella di uscire dai soliti schemi pre-impostati e confezionati della “notte in discoteca”: tavoli e bottiglie da ostentare come fossero sinonimo di potere e ricchezza, braccialetti che ghettizzano gli avventori del locale, tra chi può ”permettersi” (non solo economicamente) il privé e chi deve accontentarsi di una pista affollata e sudaticcia.
La necessità di avere un party che sia un luogo dove socializzare, sorridere, ballare senza schemi, dettati da questa o quella regola di mercato, da “diktat musicali”.
Così nel 2010 arriva, quasi per gioco, il primo party: era settembre e dopo i primi eventi si creò una macchina comunicativa spontanea, un contagio virale informativo, che continua a coinvolgere migliaia di persone con il semplice passaparola o al massimo la comunicazione via social. La location è sempre segreta, solo amici e “amici degli amici” hanno accesso alle informazioni su come raggiungere il party. Ogni appuntamento ha un tema e le fonti d’ispirazione dalle quali attingiamo sono sempre di natura socio/culturale. Niente di programmato, da un desiderio di libertà è nato un work in progress, un percorso in divenire che ora potrà dispiegarsi con molte ramificazioni. Di sicuro si vuole sottolineare sempre la dimensione popolare di Squat Party. Location bizzarre, fuori dal comune, adibite a tutt’altro fuorché a pista da ballo. In fin dei conti, quante volte avete ballato sotto un pergolato o in un vecchio capannone industriale?









Lo Squat Party non segue una tendenza musicale, ognuno del gruppo ha le proprie caratteristiche. Marco è più musicista, Vivaz più dj, io mi occupo degli aspetti organizzativi. Ogni cosa che facciamo ha un’ideazione artigianale-creativa che ci viene dalla cultura street, noi curiamo tutto dal flyer all’ambientazione, alla scenografia visiva e sonora naturalmente. Sostanzialmente siamo degli artisti perché creiamo un evento, dalle t-shirt alla comunicazione. Quando abbiamo iniziato è stato per il desiderio di essere liberi di far ascoltare le cose che più ci piacevano, senza le imposizioni dei proprietari delle discoteche che esigono questo e quello.
Ci abbiamo scommesso e la partecipazione ci ha dato ragione, tanto che ora ci troviamo con il problema opposto.
La gente sorride, si diverte, si fanno nuove amicizie. Lontani dai soliti schemi di molti party, tutti valgono uno e nessuno si sente fuori luogo.
Se avete in mente di visitare il Salento e avete voglia di tirare fino all’alba, tra un cocktail e quattro salti in “pista”, non vi resta che seguirci su Facebook e Instagram e scoprire dove sarà il prossimo Squat Party.