Se siete alla ricerca di un’esperienza indimenticabile nella terra del ghiaccio e del fuoco, allora siete nel posto giusto. In questa guida, vi condurrò attraverso un itinerario in Islanda di una settimana che vi permetterà di scoprire alcune delle meraviglie più iconiche e nascoste di questa isola vulcanica nel Nordatlantico. Dalle maestose cascate alle sorgenti termali, dai ghiacciai ai vulcani attivi, l’Islanda offre un paesaggio sorprendente e una cultura unica. Pronti a partire per questa avventura? Preparatevi a immergervi nell’incanto di quest’isola durante una settimana indimenticabile.
Io ci sono stato ben 4 volte, in 3 differenti stagioni, per accompagnare dei gruppi con BHS Travel.
È inutile, l’Islanda è il mio posto del cuore. Spazi sconfinati, silenzio spesso assordante, una pace che non troverete molto spesso altrove. A questo link trovate un po’ di foto della mia “prima volta”.
Quest’isola si presta ad essere visitata in qualsiasi periodo dell’anno, ovviamente con molte limitazioni nel periodo invernale. Durante i mesi freddi infatti le ore di luce calano sensibilmente e il meteo può essere veramente poco clemente con voi.
Il consiglio è, durante i mesi invernali, di limitarsi a visitare la parte che va dalla penisola di Snæfellsnes ( a nord di Reykjavík) fino alla laguna di Jokursarlon o la cittadina di Hofn, poco più a est.
Questa zona è sempre battuta da mezzi spargisale e spazzaneve. La zona nord invece, potrebbe essere insidiosa. Se vi trovate nel bel mezzo di una forte nevicata, potreste restare bloccati per giorni.
In estate invece, di contro, avrete praticamente 24 ore di luce al giorno e potrete spingervi fino a nord, percorrendo la mitica Ring Road, la strada principale del Paese.
In questo articolo vi propongo un itinerario in Islanda di una settimana che potrete effettuare in qualsiasi stagione.
Giorno per giorno, con tappe e km, luoghi dove mangiare, vi condurrò tra le meraviglie che questa terra può offrirvi.
Giorno 1 – Arrivo
Atterrerete all’aeroporto di Keflavik; strano ma vero, nel duty free dell’aeroporto troverete alcolici e cibo confezionato allo stesso prezzo o addirittura inferiore rispetto ai negozi sparsi per il Paese. In base all’orario in cui arriverete, dopo aver noleggiato l’auto, dirigetevi a sud dell’aeroporto per visitare questa parte poco battuta dell’isola. Oltretutto è un po’ “fuori giro” e ritornarci, in qualsiasi occasione, vi porterà a lunghe deviazioni. L’alternativa può essere visitarla il giorno del ritorno, se avete un volo nel pomeriggio o tarda sera.
Dirigetevi lungo la costa per iniziare a prendere confidenza con panorami surreali; vi troverete “immersi” nella lava nera. Una sosta la merita, più che altro perché un luogo simbolico e importante dal punto di vista geologico, il ponte tra i due continenti. In questo punto, la placca eurasiatica e quella americana si incontrano, ed ogni anno si allontanano di 2 cm.
Una seconda sosta la merita la scogliera di Valahnúkamöl, a picco sul mare.
Se siete in zona in ora di pranzo, non potrete perdervi una delle zuppe di aragosta più buone dell’isola. Da Bryggjan, a Grindavik, in un locale che ricorda molto uno di quei baretti frequentati a pescatori, potrete assaggiare questa delizia. Considerando che è sempre previsto un refill della zuppa, il costo non è molto elevato. Non accettano prenotazioni ma il ricambio delle persone è molto veloce. Per la prima sera e notte consiglio Reykjavìk.
Se alloggerete nella capitale, vi consiglio questi posti dove mangiare:
- Islenki Barrinn
Ottima cucina locale. Qui bisogna prenotare con giorni di anticipo. - Apotek
Ristorante raffinato, si mangia molto bene, costicchia un pochino di più della media islandese. - 101 Reykjavik Street food
Fish & chips economico, non vendono alcolici - Svarta Kaffið
Economico, buona la zuppa servita nel pane.
Giorno 2 – Golden Circle e vulcano Kerid
Oggi ci dedichiamo alla cosiddetta zona chiamata “circolo d’oro”, una delle più famose e turistiche del Paese e che non può assolutamente mancare nel vostro itinerario in Islanda di una settimana.
Reykjavìk – Parco Thingvellir (50 km – 45 min circa)
Arrivati nel parcheggio, all’interno dei bagni troverete la macchinetta per pagare il parcheggio: ricordatevi di avere con voi il numero di targa.
Il percorso inizia da un viewpoint sulla valle; da qui, dopo una breve discesa, vi troverete lungo il sentiero principale. Qui avrete diverse cose interessanti da vedere: il punto in cui fu fondato il Parlamento (il più antico del Mondo), un’antichissima chiesetta, una cascata. In un paio d’ore riuscirete a visitare il tutto.
E il momento di raggiungere la seconda tappa: il famoso Geyser.
Parco Thingvellir – Geysir (55 km – 45 km c.ca)
Una sosta per ammirare uno dei geysir più potenti dell’isola, Strokkur.

Questo geysir, immerso in un contesto pazzesco, dimostra tutta la sua potenza circa ogni 10 minuti, con getti che possono andare dai 20 ai 40 metri. Occhio a non mettervi sottovento!
Incontro con la prima cascata

A 10 minuti (e 10 km) troverete la vostra prima grande cascata: Gullfoss.
Dal parcheggio, proseguendo per un breve sentiero, raggiungerete il viewpoint nel punto più alto, di fronte al grande salto. Solo durante la bella stagione (quando non vi è ghiaccio e neve) potrete scendere una scalinata per vederla da un punto più basso: d’inverno questa scalinata è chiusa.
Se vi troverete qui in ora di pranzo, fermatevi a mangiare nel ristorante annesso al negozio di souvenir. Fanno delle ottime zuppe a prezzi contenuti.
Il consiglio per questa notte è di alloggiare a Hellfoss, di strada verso sud.
Proseguendo lungo il percorso, fate una sosta con una piccola deviazione alla secret lagoon per un bagno nelle calde acque islandesi.
Gullfoss – Secret lagoon (32 km – 30 min c.ca)
Completate il 2° giorno di questo itinerario in Islanda di una settimana con una sosta al cratere Kerid. Un luogo magico, sia d’estate che d’inverno, dove potrete fare un breve trekking intorno al cratere e scendere fino al laghetto interno. L’acqua del lago è di un sorprendente turchese brillante, che contrasta vivacemente con le sfumature di rosso, marrone e verde del cratere.
Arrivati a Hellfoss, vi consiglio di cenare da Tryggvaskáli. Locale molto carino e accogliente e personale gentile e disponibile.
Giorno 3 – scendiamo verso sud
Hellfoss- Seljalandsfoss (70 km – 50 km c.ca)
Iniziamo la giornata con una delle tante meravigliose cascate islandesi. Seljalandsfoss vi stupirà. L’ingresso è gratuito ma ricordatevi di pagare il parcheggio. Un sentiero vi permetterà di passare dietro la cascata. Cercate di arrivare al mattino presto, in modo da evitare le grandi folle.

A sinistra della cascata un breve sentiero vi condurrà ad una seconda cascata. Più piccola ma ugualmente affascinante, dovrete passare attraverso una fenditura nella roccia e vi troverete all’interno di questa cavità. Il consiglio è di portare un k-way perché potreste bagnarvi con la nebbiolina che si sprigiona nell’aria a causa del forte getto d’acqua.
Seljalandsfoss _Skogafoss (30 km – 25 min c.ca)

Dirigetevi verso questa imponente cascata, visibile fin dalla strada principale. Poco prima di arrivare noterete ai bordi della strada delle casette tipiche islandesi, con il tetto di torba. Fate una breve sosta per qualche foto di rito. Giunti di fronte a Skogafoss, il parcheggio è gratuito e l’ingresso libero. Sulla destra della cascata noterete una lunga scalinata. La maggior parte delle persone sale in cima per ammirare la cascata da un altro punto di vista. Il mio consiglio è di proseguire lungo il sentiero che costeggia il fiume, per un piacevole trekking in mezzo alla natura. Da qui partono diversi trekking molto lunghi; proseguite fino a quando ne avete voglia e poi tornate indietro. Riprendete l’auto e spostatevi di poco per raggiungere una cascata meno famosa e per questo poco visitata. Dal parcheggio che trovate qui sotto
dovrete percorrere un breve sentiero per raggiungere Kvernufoss.
Se siete già in orario da pranzo, vi consiglio vivamente di fermarvi nel ristorante adiacente al parcheggio di Skogafoss (l’unico, tra l’altro). Si mangia divinamente, l’hamburger di agnello è sublime!
Continuate verso est il vostro viaggio, a breve distanza noterete il parcheggio per chi è deciso ad andare a vedere il relitto dell’aereo, tanto famoso (inspiegabilmente a mio avviso).
Considerate dal parcheggio, a passo sostenuto, almeno 45 minuti solo andata. Se piove o tira vento forte, ve lo sconsiglio. Siete in mezzo al nulla senza nessuna protezione o riparo.
La spiaggia più famosa d’Islanda!
Il bello arriva ora: la famosa spiaggia nera di Reynisfjara!
Prima però, meglio fare una sosta al faro di Dyrholaey. Da quassù , oltre ad una bellissima vista sull’oceano, avrete di fronte a voi un grande arco di pietra, alla vostra destra la lunghissima spiaggia nera, the Endless black beach e a sinistra la spiaggia di Reynisfjara.
Durante la stagione estiva è possibile avvistare i famosissimi puffin o pulcinelle di mare.
Scendete dalla stessa strada da dove siete saliti fin quassù e fate una veloce sosta qui:
Per una vista ancora più ravvicinata alla spiaggia di Reynisfjara, con un bel faraglione in primo piano.
Proseguite verso la spiaggia nera. Qui occorre fare delle raccomandazioni. Noterete che il mare è quasi sempre molto calmo, eccezion fatta per gli ultimi metri a ridosso della battigia, dove si formano delle onde molto alte. Mantenetevi sempre ad una certa distanza dal bagnasciuga, perché se in un momento un’onda sale di 5 metri, quella successiva potrebbe salire di 15. Ho visto onde portarsi via cavalletti con macchine fotografiche, persone bagnarsi fino al bacino. Se qualcuno dovesse essere risucchiato in mare, uscire sarebbe davvero difficile.

Ultima tappa della giornata Vik, questo minuscolo e grazioso villaggio. Qui troverete supermercati e diversi ristoranti. Se non siete stanchi, raggiungete in auto questa simpatica chiesetta posta su una collina, con una bella visuale sulla città.
Per cena vi consiglierei questi posti:
Sudur Vik: location molto carina, vasta scelta di birre artigianali, piatti gourmet.
Smidjan Brugghs: birrificio con ampia scelta di birre artigianali, possibilità di fare delle micro degustazioni. Costine di maiale e patatine sono buonissime!
Strondin: un pub molto classico che però a differenza di quasi tutti gli altri posti dell’Isola, chiude tardi e accetta prenotazioni anche dopo le 20-20:30.
Passate la notte a Vik.
Giorno 4 del vostro itinerario in Islanda di una settimana – obiettivo ghiacciai
Continuando il nostro on the road verso est, la prima sosta è in uno dei posti più impronunciabili d’Islanda: il canyon Fjadrargljufur. Raggiungete questo parcheggio:
Da qui, percorrendo un breve sentiero, raggiungerete il viewpoint sul canyon. Nel caso troviate una giornata di pioggia, potrete abbreviare il tragitto parcheggiando qui:
e arrivando a poca distanza dal viewpoint.
Rimettiamoci in auto per la successiva destinazione; prima di raggiungere la famosa laguna di Jokursarlon, facciamo una sosta davanti a questo ghiacciaio. Dal parcheggio vi basterà salire sulla collinetta e vi troverete di fronte ad un vero spettacolo.
Raggiungiamo ora la laguna di Jokursarlon e la famosa diamond beach.
La seconda, è raggiungibile da entrambi i lati dello sbocco della laguna in mare.
Con la laguna alle spalle, sulla destra si fermano i pezzi di ghiaccio più grandi, sulla sinistra si trovano quelli più piccoli che appunto ricordano i diamanti. Durante il periodo estivo la presenza di questi ultimi è molto ridotta.
La laguna di Jokursarlon è molto affascinante, dove ammirerete questi enormi iceberg con il ghiacciaio sullo sfondo; c’è la possibilità di partecipare a tour in battello o gommone all’interno della laguna. Potete acquistarli in loco ma il mio consiglio è di prenotarli online in anticipo, per non rischiare di non trovare posto.

Da qui, nel periodo che solitamente va da ottobre-novembre a marzo-aprile, potrete partecipare ad un tour alla grotta di ghiaccio. Un’esperienza incredibile (abbastanza costosa a dire il vero) ma che ricorderete a lungo. Anche questa è consigliabile prenotarla online per tempo. Vi impiegherà per circa 3 ore/3 ore e mezzo.

Non essendoci praticamente quasi nulla nei dintorni, vi consiglio di allungare fino ad Hofn e dormire lì, un grazioso villaggio sul mare.
Per cena, scegliete tra questi due ristoranti, entrambi eccezionali sia per la cucina che per la location.
Giorno 5 – si ritorna verso la capitale
Dopo una buona colazione, la prima tappa sarà Vestrahorn, questa bellissima montagna che si specchia nell’acquitrino che c’è di fronte a essa. Luogo per foto incredibili!

Più avanti c’è una specie di villaggio vichingo che è un set cinematografico ma oramai in stato di abbandono. Potete fare una sosta giusto per fare qualche foto e perché incluso nel biglietto d’ingresso. Andarci di proposito non ne vale la pena.
Il biglietto di ingresso è acquistabile nel Viking cafè, che apre alle 8:00 e fino alle 10:00 serve la colazione.
Viking Cafè – Vatnajökull National Park (140 km – 1h 50’ c.ca)
È ora di ripartire per un lungo viaggio fino a Reykjavìk.
Una sosta molto interessante potrebbe essere al Vatnajökull National Park.
Dal parcheggio, indicato sotto:

partite lungo un sentiero per raggiungere la cascata Svartifoss. Luogo incantevole dove fare una sosta prima di continuare in salita, verso un punto panoramico che si affaccia su un ghiacciaio. Se avete con voi il pranzo al sacco, ricorderete a lungo il vostro lunch con questa visuale.

Da qui, lungo un sentiero in discesa, raggiungerete nuovamente il centro visitatori, dove vi è un bar i bagni. Calcolate circa 4 ore per tutto il percorso, compreso di pausa pranzo.
Vatnajökull National Park – Reykjavìk (330 km – 4h c.ca)
Si riparte verso la capitale, con gli occhi incollati verso il panorama che vi circonda. Non mancheranno soste per scattare foto indimenticabili.
Arriverete a Reykjavik probabilmente nel tardo pomeriggio o a ridosso di cena.
A questo link trovate tutte le info sulle aree di sosta divise in 4 tipologie con orari, prezzi e mappa.
Serata e nottata nella capitale che, specie se ci capitate nel weekend, è molto viva.
Giorno 6 – Si sale verso la “piccola Islanda”
Nel vostro itinerario in Islanda di una settimana non può mancare un tour nella penisola di Snæfellsnes, chiamata “Piccola Islanda” perché al suo interno si trovano tantissime bellezze naturali come nel resto dell’isola, quasi a riassumerle tutte in qualche centinaio di km.
Reykjavik – Ytri Tunga (160 km -2h 15’ c.ca)
Partendo dalla capitale, la prima sosta sarà alla spiaggia di Ytri Tunga, famosa per la presenza di centinaia di foche. Cercate di mantenervi a debita distanza, restando in silenzio, per evitare di disturbarle e di farle scappare in acqua.

Proseguendo lungo la costa in direzione ovest, lasciate per un attimo la strada principale e con una piccola deviazione raggiungete questa suggestiva chiesetta nera, con le montagne sullo sfondo; per gli appassionati di fotografia è un bel set.

Da qui raggiungete il piccolo agglomerato urbano di Arnastapi; con un breve e piacevole trekking, costeggiando il mare, passeggiate tra le rocce vulcaniche per raggiungere Hellnar.
Tornando indietro, fermatevi nel ristorante vicino al punto di partenza dei trekking e gustatevi un buonissimo fish&chips.
Di punti interessanti lungo la costa ce ne sono tantissimi, dipende da voi quanto tempo vorrete dedicare a questa penisola.
Potrete fare delle soste al punto panoramico Lòndrangar:
Al faro Malarrif:
Alla spiaggi Djùpalònssandur:
Un punto che non mi sento di consigliarvi è il cratere Saxholl, poco più avanti.
Salendo verso la costa nord, incontrerete il piccolo villaggio di Hellissandur, famoso per i suoi murales. Nel successivo paesino di Olafsvik potrete fermarvi a pranzo presso lo Sker restaurant.
Arriva ora il pezzo forte: l’iconica montagna Kirkjufell, uno dei simboli di questo Paese!

Dal parcheggio raggiungete la vicina cascata con sullo sfondo il monte per delle foto indimenticabili.
Se avete ancora tempo, potrete visitare lo Shark Museum, per conoscere la storia e la produzione del famoso Hakarl, lo squalo putrefatto. Se siete abbastanza coraggiosi, potrete anche assaggiarlo!
È tempo di rientrare nella capitale, ma non perdetevi questa chicca!
Google maps vi farà passare attraverso un tunnel sottacqua, così come avete fatto all’andata. Impostate sul navigatore questo punto:
Successivamente inserite Reykjavik. Questo vi permetterà di costeggiare un fiordo molto bello dal punto di visto scenografico, allungando il percorso per al massimo 20-25 minuti.

Passate la serata tra le vie del centro di Reykjavik.
Giorno 7 – ultimo giorno del vostro itinerario in Islanda di una settimana
Cercate di optare per un volo in serata, in modo da sfruttare la mattinata per visitare la capitale e, nel primo pomeriggio, concedervi qualche ora di meritato relax nella famosa Blue lagoon.
Restituita l’auto, non vi resta che salutare questo meraviglioso Paese che sono certo vi avrà conquistato. Mi auguro che questo itinerario in Islanda di una settimana vi aiuti a pianificare al meglio il vostro viaggio.
C’è da dire che l’Islanda non si presta per un viaggio in solitaria per via dei costi alti per auto, carburante e alloggi. Potreste valutare l’ipotesi di partire con un viaggio di gruppo con BHS Travel, tour operator con cui collaboro dal 2019.