Parco Tayrona: cosa vedere, come organizzarsi e qualche consiglio prima di partire:
- Partite con le scarpe da trekking/ginnastica e non solo con sandali e/o infradito, vi serviranno entrambi;
- Portate con voi ovviamente un costume da bagno e un telo mare;
- Se non ce l’avete, dotatevi di un buon repellente; io uso sempre questo ed è “invincibile”!
- Evitate di portare alcool con voi, soprattutto se in bottiglie di vetro: è severamente portare all’interno entrambi, ma forse optando per qualcosa in plastica ben “mimetizzata” nello zaino, potreste farcela ( non disperate, nelle aree camping troverete comunque la birra );
- Una torcia frontale o a mano è indispensabile, dopo una certa ora la sera staccano la corrente elettrica ( quindi anche un power bank sarebbe utile);
- Un lucchetto;
- Portate una giacchetta o felpa e dei pantaloni lunghi.
Parco Tayrona: cosa vedere, come organizzarsi, tutte le info utili.
Partite presto: l’ideale è essere alle 7 nei pressi del mercato centrale, da dove parte un bus che conduce proprio davanti all’ingresso del Parco Tayrona. Ne parte uno circa ogni mezzora ma, date le temperature, meglio affrontare il trekking nel parco nelle prime ore della giornata ed evitare il solleone di mezzogiorno.
Per 7.000 Pesos (meno di 2 €) raggiungerete la meta in poco meno di un’ora; se non siete riusciti ad organizzare il pranzo al sacco il giorno prima a Santa Marta non preoccupatevi, di fronte al Parco ci sono diversi chioschetti che vendono bevande e cibo a prezzi ovviamente leggermente superiori.
Il parco apre alle 8 , ragion per cui se arrivate presto non torverete un’enorme fila all’ingresso. Il primo step è accomodarsi per visionare (obbligatoriamente ) un breve filmato in cui vengono illustrate regole e raccomandazioni da seguire all’interno del Parco. Dopo questa visione vi verrà consegnato un pre-ticket con il quale fare la fila alla cassa.
Il biglietto d’ingresso costa circa 65.000 Pesos ( l’equivalente di 17 € ) e insieme al ticket vi verrà dato un braccialetto che non dovrete levare mai durante tutto la permanenza all’interno del Parco. Molti scelgono di fare un’escursione in giornata, facendo una sfacchinata e facendo tutto di corsa. Il mio consiglio è quello di passare una notte nel Parco, ne vale veramente la pena!

Parco Tayrona: cosa vedere, come organizzarsi, dove dormire
Per dormire ci sono diverse soluzioni, in base al vostro budget e allo spirito di adattamento:
- Portate con voi una tenda e montatela SOLO nelle aree autorizzate;
- Affittate una tenda sempre nelle aree apposite;
- Affittate un’amaca;
- Pernottate in uno dei bungalow presenti nel Parco.
Cosa ho scelto io? La soluzione per me più affascinante: dormire su un’amaca di fronte all’Oceano!
Subito fuori la biglietteria vi son dei minibus che per circa 1 €, vi accompagneranno al parcheggio, da dove inizia il percorso di trekking. Considerando il livello di pendenza del percorso e la camminata che vi aspetta dopo, vi consiglio vivamente di prenderlo.
Il trekking tra spiaggia e foresta dura all’incirca 3-4 h, variabili in funzione del vostro passo e delle soste che effettuerete.
Il primo punto che incontrerete è Canaveral, dove è presente un ecohabs con bungalow con prezzi molto alti.
Lungo il cammino troverete diverse spiagge ma nella maggior parte di queste è severamente vietato (ed estremamente pericoloso, soprattutto) fare il bagno; queste spiagge sono ben segnalate con bandiere rosse che ne vietano la balneazione.

Il punto più visitato e suggestivo è Cabo San Juan, dove giungerete dopo circa 3 h, con un’area camping attrezzata, un bar e le “famose amache”.
Uno dei motivi per cui ho deciso di partire presto al mattino, oltre ad evitare il solleone, è stato quello di arrivare qui non troppo tardi e trovare posto tra le poche amache disponibili. La maggior parte delle persone trascorre qui una notte e chi opta per più notti solitamente si organizza in tenda, ragion per cui ogni giorno c’è un ricambio tra chi lascia e chi prende l’amaca.
Arrivati nell’area camping noterete sulla destra un piccolo gazebo in legno. Fermatevi qui per prenotare il vostro “posto letto” ma soprattutto se opterete per l’amaca. Tende da noleggio ce ne sono a sufficienza, così come è ampia l’area sulla quale posizionerete la vostra.
Le amache sono in cima ad una scogliera (la foto di questo luogo è stata per anni copertina della Lonely Planet); chiedete (se ancora disponibili) di darvene una fronte oceano: le amache sono numerate e nessuno potrà rubarvela!
Il costo è di circa 10 €.
In cima alla scogliera, sotto questo “capanno aperto” vi sono anche dei piccoli armadietti dove depositare il vostro zaino.
Nell’area camping troverete servizi igienici e docce in comune.
Qui a Cabo San Juan, essendo all’interno di una piccola baia protetta, potrete fare il bagno anche con il mare mosso, in totale sicurezza.
Godetevi questa giornata di relax dopo la fatica del trekking nell’azzurro mare caraibico. Se non avete sufficiente scorta di cibo e acqua anche per la sera, non disperate: c’è un bar che prepara pasti (dalla colazione a cena) e vende bevande; certo, aspettatevi di pagare qualcosa in più rispetto al resto del Paese.
Dopo cena, la serata potrebbe essere allietata da qualche backpacker armato di chitarra ma il vero spettacolo inizia dopo che avranno staccato l’energia elettrica; qui, in un’area priva di inquinamento luminoso, potrete ammirare un incredibile cielo stellato!

Il bello continua quando sarà ora di “andare a nanna”; essere dondolati tutta la notte da un’amaca di fronte al Mar dei Caraibi è un’esperienza che non farete tutti i giorni. Per la notte, complice vento e umidità, sarebbe consigliabile indossare pantaloni lunghi e felpa.
Dolce risveglio

Qui sarete svegliati non dal solito “driin”, ma dall’alba che sorgerà proprio di fronte a voi!
Subito dopo l’apertura del bar ed una fugace colazione, vi consiglio di incamminarvi sulla via del ritorno, per sfruttare le prime ore della giornata, decisamente più fresche. A meno che non decidiate di trascorrere un’altra giornata nel parco e uscire prima che faccia buio.
Fuori dal parco troverete dei bus che vi ricondurranno a Santa Marta, Baranquilla o Cartagena.
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