Ci siete mai Stati nel Paese del Sol Levante?
Se la risposta è sì, condividerete con me le emozioni che un Paese quasi unico al Mondo riesce a regalarti;
se la risposta è no… allora male, molto male!
Credo che, a prescindere dalla propria “wish list”, questo Paese andrebbe visitato perché è il perfetto connubio tra passato e presente; la sua totale e armoniosa fusione vi lascerà senza parole, ve lo assicuro.
Perché ho pensato di proporvi una playlist di canzoni che ricordano il Giappone?
La conoscenza di un Paese passa anche attraverso la sua musica
Treni super veloci, capsule hotel, il tanto amato sushi e le famose geisha, il Sol Levante regala esperienze uniche. In questo articolo ve ne consiglio alcune che ho avuto il piacere di vivere in prima persona.
Anche per quanto riguarda la musica, il Giappone offre numerose perle contraddistinte dalla solita meticolosità, varietà e fascino che solo il popolo giapponese può offrire. In questa playlist di canzoni che ricordano il Giappone ho cercato di racchiudere i tratti distintivi del sound nipponico, grazie all’indispensabile e insostituibile conoscenza del mio amico-fratello Andrea; a dire il vero, un arduo compito anche per lui, fine conoscitore dell’ampio panorama musicale.
Che abbiate nostalgia del viaggio appena compiuto, o che vogliate conoscere meglio questo Paese prima di partire, questa playlist di canzoni che ricordano il Giappone è quello che fa per voi. Grazie a questi brani, farete un viaggio virtuale attraverso le sonorità che lo contraddistinguono.
Diversi generi racchiusi in questa playlist di canzoni che ricordano il Giappone
Si spazia dal celebre City Pop, genere nato proprio in Giappone in pieno boom economico a cavallo tra gli anni ‘70/’80, alle morbide fusioni tra Jazz ed Hip-Hop del compianto Nujabes; per quanto riguarda il City Pop, il personale consiglio del mio amico Andrea è: se trovate qualche vinile tenetevelo stretto, hanno un gran valore. È il turno poi di Osamu Kitajima ed i suoni tradizionali dei tipici strumenti musicali come lo shamisen, il taiko e il kodo; questi perfettamente miscelati al Rock Prog di fine anni 70. Infine, ma non per ultimo, impossibile non menzionare il Synth-Pop degli Yellow Magic Orchestra del maestro Ryūichi Sakamoto. Ci sarebbe tanto ancora da dire, ma lasciamo che sia la musica a parlare. Buon ascolto e buon viaggio in questa terra magica che è il Giappone.

(foto by Lifegate)